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  • Domenica 29 giugno 2025

Andarsene da Tuvalu prima che venga sommerso

Quasi la metà degli abitanti dell'arcipelago polinesiano a rischio di sparizione si è iscritta al sorteggio per ottenere i primi visti al mondo per motivi climatici

Tuvalu nel 2019 (Mario Tama/Getty Images)
Tuvalu nel 2019 (Mario Tama/Getty Images)
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Nelle ultime due settimane quasi la metà degli abitanti di Tuvalu si è iscritta al sorteggio per ottenere il primo visto al mondo per motivi climatici. Tuvalu è un piccolo arcipelago polinesiano dell’oceano Pacifico considerato uno dei primi paesi al mondo a rischio di scomparsa definitiva a causa del cambiamento climatico: secondo le proiezioni basate sull’attuale velocità di innalzamento dei mari, metà delle terre della capitale Funafuti saranno sommerse dalle acque entro il 2050. Prima della fine del secolo il 95 per cento dell’arcipelago sarà probabilmente sommerso ciclicamente dalle maree, diventando inabitabile.

Per questo motivo nel 2023 il paese negoziò con il governo australiano un accordo che permetterà nei prossimi anni ai suoi quasi 10mila cittadini rimasti di trasferirsi in Australia. Negli ultimi anni circa un quinto della popolazione aveva già lasciato l’arcipelago approfittando dei circa 150 visti annuali messi a disposizione per gli abitanti di Tuvalu dalla Nuova Zelanda.

Questo mese l’Australia ha messo a disposizione i primi 280 visti, che verranno assegnati tramite un sorteggio: chi resterà fuori dovrà aspettare l’anno prossimo. Le iscrizioni per il sorteggio sono state aperte il 16 giugno e si chiuderanno il 18 luglio. Partecipare costa l’equivalente di 14 euro e chi resterà fuori dovrà aspettare i visti dell’anno prossimo, o di quello successivo. Al 27 di giugno sono state presentate 1.124 domande, che corrispondono a 4.052 abitanti di Tuvalu (una domanda può essere presentata da un’intera famiglia). Il visto garantisce, oltre a un permesso di residenza permanente, anche l’accesso al sistema sanitario nazionale, al sistema scolastico e universitario con gli stessi diritti e agevolazioni dei cittadini australiani e alcuni sussidi per l’infanzia.

La capitale di Tuvalu, Funafuti, nel 2019 (Mario Tama/Getty Images)

Sebbene sia ben visto dalla popolazione, l’accordo è stato comunque molto discusso. Alcuni hanno sostenuto che stia accelerando la fine della vita sull’isola, contribuendo enormemente all’emigrazione delle persone più qualificate. L’accordo inoltre impegna l’Australia a soccorrere e difendere Tuvalu in caso di disastri naturali, emergenze sanitarie pubbliche e aggressioni militari, ma le dà anche il diritto di avere voce in capitolo nelle decisioni in materia di difesa che l’arcipelago prenderà.

Questa clausola è particolarmente importante perché da anni la Cina si sta espandendo militarmente nell’oceano Pacifico stipulando accordi di difesa con i piccoli stati simili a Tuvalu che lo popolano. L’accordo con l’Australia rende di fatto impossibile per Tuvalu cambiare il suo allineamento politico in futuro, anche se al momento l’arcipelago è governato da un primo ministro, Feleti Teo (eletto a febbraio del 2024), che non ha intenzione di avvicinarsi particolarmente alla Cina.

– Leggi anche: Per quanto tempo esisterà ancora Tuvalu?

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