La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato la legge del Texas che impone la verifica dell’età degli utenti dei siti pornografici

Il sito Pornhub sullo schermo di un computer (The Canadian Press via ZUMA Press, ANSA)
Il sito Pornhub sullo schermo di un computer (The Canadian Press via ZUMA Press, ANSA)

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato la validità di una legge del Texas che impone di verificare l’età degli utenti dei siti pornografici. La legge era stata introdotta nel 2023 dal governatore Repubblicano Greg Abbott con l’obiettivo di limitare la circolazione di contenuti pornografici tra le persone minorenni. È stata però parecchio criticata: gli oppositori sostenevano che violasse il Primo Emendamento, che tra le altre cose protegge la libertà di espressione e di stampa, e che fosse problematica perché in molti sistemi di verifica usati negli Stati Uniti per provare di essere maggiorenni bisogna condividere informazioni sensibili, come documenti d’identità o dati bancari.

La Corte ha respinto i ricorsi sostenendo che proteggere le persone minorenni dai contenuti sessualmente espliciti abbia la priorità sull’incombenza generata dalla verifica dell’età tra quelle adulte.

Leggi simili che chiedono la verifica dell’età per l’accesso a siti pornografici sono state approvate in altri 24 stati degli Stati Uniti, specialmente nel sud e in quelli governati dai Repubblicani, e spesso a loro volta erano state bloccate da tribunali di grado inferiore. Hanno sostenuto la legge del Texas tutti e sei i giudici di orientamento conservatore della Corte, mentre gli altri tre erano in disaccordo.

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