In Cina le “montagne di Avatar” hanno grotte piene di rifiuti
Da almeno 15 anni nel visitatissimo parco di Zhangjiajie viene scaricato di tutto, e sono stati trovati cumuli alti come palazzi

Il parco nazionale forestale Zhangjiajie è una delle attrazioni turistiche più popolari della Cina, soprattutto per quelle che sono oggi note come le “montagne di Avatar”, pilastri di pietra arenaria alti anche 900 metri a cui il regista James Cameron si è ispirato per creare Pandora, il pianeta immaginario della saga dei film Avatar. Nel parco di Zhangjiajie, che ha una superficie di 56 chilometri quadrati, ci sono però anche molte grotte, alcune molto profonde: si è scoperto che due terzi di queste sono pieni di rifiuti, accumulatisi in almeno 15 anni.
Nelle scorse settimane il video di uno speleologo e attivista ambientale ha mostrato come in una delle grotte all’interno del parco ci fossero altissime pile di rifiuti. Nel video si vedono enormi cumuli di sacchi, bottiglie di plastica e rifiuti di vario genere: lo speleologo, conosciuto solo con lo pseudonimo che usa online, Xiaofugege, ha detto che sono alte come un palazzo di sette o otto piani e che in basso si trovava un letame così nero da sembrare carbone.
Nella zona del parco, nella contea di Cili della provincia di Hunan, ci sono infatti anche molti allevamenti di maiali: ne vengono allevati 700mila l’anno. I rifiuti non erano quindi solo rifiuti delle abitazioni, ma anche degli allevamenti, che scaricavano lì anche il letame e gli altri scarti. Secondo quanto ricostruito dalle autorità provinciali, l’abitudine di scaricare i rifiuti nelle grotte è cominciata nel 2010, quando fu vietato alla popolazione di bruciare all’aperto i rifiuti, come veniva fatto in precedenza. Iniziarono allora a raccoglierli e scaricarli nelle grotte, pare anche in modo piuttosto organizzato. Secondo quanto riferito ai media statali cinesi, camion di amministrazioni locali passavano a raccogliere rifiuti casalinghi e degli allevamenti e poi li scaricavano nelle grotte.

L’ascensore Bailong di Zhangjiajie (Wu Yongbing/Xinhua via ZUMA Press)
Dopo che il video è molto circolato online il governo della contea ha lanciato un’immediata opera di ricognizione e pulizia: delle 200 grotte presenti, due terzi sono risultati contaminati da rifiuti. Nelle prime settimane di raccolta sono state eliminate 51 tonnellate di rifiuti dalle varie grotte, prima che i lavori venissero almeno temporaneamente interrotti per la presenza di gas tossici e infiammabili. Quattro amministratori locali sono stati sospesi e 12 allevamenti sono stati indagati.
Milioni di turisti ogni anno visitano il parco nazionale Zhangjiajie: la provincia di Hunan ha comunicato che sono stati più di venti milioni solo nei primi sei mesi del 2024. Alle bellezze paesaggistiche della zona, che rendono il luogo unico, il governo cinese negli anni ha aggiunto una serie di strutture che mirano a rendere più accessibili i luoghi, piuttosto impervi, o a aggiungere la possibilità di esperienze definite “adrenaliniche”, come ponti e scale sospese.

Il ponte “ di vetro” sul Grand Canyon di Zhangjiajie (Zhao Zhongzhi/Xinhua via ZUMA Press)
Alcune di queste strutture sono anche piuttosto discusse per il loro impatto a livello paesaggistico e ambientale, come alcune cabinovie di risalita o l’ascensore esterno più lungo al mondo, che permette di salire su uno dei pilastri di arenaria. Il Bailong Elevator è alto 326 metri, di cui 154 metri nella montagna e 172 in pilastri esterni.
Altre attrazioni del parco molto note sono il ponte di vetro più lungo al mondo, una passerella di vetro sul fianco della montagna, una scala sospesa e alcune piattaforme particolarmente elevate per saltare nel vuoto con i piedi legati a degli elastici, cioè per fare bungee jumping.