È stato liberato Sergei Tikhanovsky, leader bielorusso dell’opposizione al dittatore Alexander Lukashenko

L'incontro tra Sergei Tikhanovsky e sua moglie, Svetlana Tikhanovskaya (EPA/SVETLANA TIKHANOVSKAYA TELEGRAM)
L'incontro tra Sergei Tikhanovsky e sua moglie, Svetlana Tikhanovskaya (EPA/SVETLANA TIKHANOVSKAYA TELEGRAM)

Sabato è stato liberato in Bielorussia Sergei Tikhanovsky, leader bielorusso dell’opposizione al dittatore Alexander Lukashenko, che nel 2021 era stato condannato a 18 anni di carcere: il regime lo aveva accusato di aver organizzato rivolte di massa, incitato alla violenza e ostacolato lo svolgimento delle elezioni dell’agosto del 2020. Sono accuse di natura politica: a quelle elezioni Tikhanovsky intendeva candidarsi contro lo stesso Lukashenko, che governa in modo autoritario dal 1994 ed è al suo settimo mandato, ottenuto come i precedenti con elezioni non democratiche.

Tikhanovsky è stato liberato dopo un incontro a Minsk, la capitale bielorussa, tra lo stesso Lukashenko e l’inviato speciale dell’amministrazione statunitense di Donald Trump per l’Ucraina, Keith Kellogg. Non ci sono informazioni pubbliche su cosa si siano detti Lukashenko e Kellogg.

Dopo la condanna del 2021, la leader dell’opposizione a Lukashenko era diventata la moglie di Tikhanovsky, Svetlana Tikhanovskaya, che si era candidata alle elezioni del 2020. Quelle elezioni, come detto non democratiche, erano state vinte da Lukashenko con oltre l’80 per cento dei voti: da allora Tsikhanovskaya vive in Lituania. Nel video qui sotto c’è il momento dell’incontro tra lei e il marito.

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