All’ospedale di Piacenza è stato trovato un feto morto in un cestino

La procuratrice di Piacenza Grazia Pradella con alcuni carabinieri e un medico legale fuori dall'ospedale di Piacenza dopo il ritrovamento del feto (ANSA/STEFANO PANCINI)
La procuratrice di Piacenza Grazia Pradella con alcuni carabinieri e un medico legale fuori dall'ospedale di Piacenza dopo il ritrovamento del feto (ANSA/STEFANO PANCINI)

Un feto morto è stato trovato giovedì mattina in un cestino dei bagni del pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza. A trovarlo è stata un’addetta alle pulizie, che mentre svuotava il sacchetto del cestino si era accorta che era più pesante del solito. Ne aveva controllato il contenuto e ci aveva quindi trovato il feto, avvolto in un sacchetto con degli stracci sporchi di sangue. Il resto del bagno era pulito: apparentemente quindi sembra che il feto sia stato partorito in un luogo diverso e poi portato nel bagno in un secondo momento. Fuori dal bagno sono state ritrovate alcune tracce di sangue che potrebbero aiutare a risalire a chi ci ha lasciato il feto.

Il feto sembra essere stato partorito fra la 26esima e le 30esima settimana di gravidanza, ma serviranno ulteriori accertamenti per verificarlo, così come per scoprire se fosse nato vivo o già morto. Sulla vicenda sta indagando la procura di Piacenza. In Italia è possibile abortire legalmente in tutti i casi fino alla dodicesima settimana di gravidanza, e in casi particolari fino alla viabilità del feto, cioè fino a quando il feto avrebbe possibilità di sopravvivere al di fuori dell’utero, in genere attorno alle 24 settimane di gravidanza.

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