Tre medici sono stati condannati per aver falsificato un certificato medico del calciatore Davide Astori, morto nel 2018

Tre medici sono stati condannati per falso ideologico in uno dei processi sulla morte dell’ex capitano della Fiorentina Davide Astori, per aver falsificato la data di un certificato medico. È stato condannato a un anno Giorgio Galanti, ex direttore sanitario di medicina dello sport all’ospedale Careggi di Firenze, mentre Loira Toncelli e Pietro Amedeo Modesti sono stati condannati a otto mesi. Modesti è l’attuale direttore di medicina dello sport a Careggi, succeduto proprio a Galanti, mentre Toncelli è la sua sostituta. Sono state invece respinte le richieste di risarcimento della famiglia di Astori e della sua compagna Francesca Fioretti.
Astori fu trovato morto il 4 marzo del 2018 a Udine, dove si trovava con la Fiorentina per una partita di campionato. Per la sua morte Galanti è già stato condannato in via definitiva per omicidio colposo, a un anno di carcere con sospensione condizionale della pena: era accusato di aver firmato due certificati di idoneità agonistica nel 2016 e nel 2017, nonostante negli esami fossero emerse delle aritmie cardiache che avrebbero richiesto altri accertamenti.
Questo secondo processo invece riguardava un certificato medico sull’esame che viene chiamato “strain”, e che serve a valutare le funzioni del muscolo cardiaco (cioè la parte muscolare del cuore) e a trovare eventuali disfunzioni. Il certificato, datato al luglio del 2017, venne presentato dai difensori di Galanti nel primo processo sulla morte di Astori come prova delle verifiche che erano state fatte sul suo stato di salute: nel processo è stato invece stabilito che quella data era falsa, e che il certificato era stato prodotto nel 2019 e poi retrodatato. Secondo la sentenza sarebbe stato Galanti a chiederne la falsificazione.