Dopo tre mesi di stallo sono stati nominati i membri del consiglio di amministrazione del CNR

La ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini al CNR, 18 novembre 2023 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
La ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini al CNR, 18 novembre 2023 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

La ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto con cui vengono nominati i componenti del consiglio di amministrazione del CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, cioè il più importante ente pubblico che si occupa di ricerca. La nomina era molto attesa perché il mandato dei consiglieri uscenti era finito il 21 marzo: senza un consiglio di amministrazione non era stato finora possibile approvare il bilancio dello scorso anno (la scadenza ultima è il 30 giugno) né sbloccare fondi che servono per bandire concorsi, fare accordi internazionali e attirare nuovi ricercatori dall’estero. Da mesi quindi le attività del CNR si erano sostanzialmente fermate.

I nuovi consiglieri di amministrazione sono Francesco Svelto, Giuseppe Tripoli ed Elisabetta Cerbai, che si aggiungono a Nicola Fantini, nominato come rappresentante di ricercatori e ricercatrici e l’unico rimasto in carica in questi mesi. In totale i consiglieri devono essere cinque (il quinto è il presidente).

Oltre alla nomina dei consiglieri, oggi sul sito del ministero verrà pubblicato il bando per il nuovo presidente del CNR. La carica è vacante dal 27 maggio, quando è finito il mandato di Maria Chiara Carrozza, nominata nel 2021. La procedura per scegliere il suo successore poteva essere avviata già a dicembre, quando si è insediata la commissione scientifica che elabora e segue il bando, ma finora non è stato fatto, non è chiaro perché. Adesso la commissione dovrà valutare le candidature che arriveranno e ne sottoporrà poi a Bernini cinque, tra le quali la ministra sceglierà il prossimo presidente del CNR. Potrebbe volerci circa un mese.

Anche questa nomina è molto attesa dai dipendenti dell’ente perché, tra le altre cose, è il presidente che decide le nuove assunzioni, le nomine e i rinnovi dei direttori degli 88 istituti del CNR. Decide anche le stabilizzazioni di chi ha un contratto a termine (complessivamente i precari del CNR sono circa quattromila su un totale di circa dodicimila lavoratori e lavoratrici). In questi mesi la mancanza delle nomine aveva suscitato proteste e i ricercatori hanno convocato per lunedì 16 giugno una manifestazione fuori dalla sede principale del CNR, a Roma.

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