In Colombia hanno sparato a un senatore
Il conservatore Miguel Uribe era a un evento elettorale per le presidenziali del 2026, a cui vuole candidarsi: è in gravi condizioni

Sabato sera a Bogotà, la capitale della Colombia, durante un evento elettorale hanno sparato due colpi di pistola contro il senatore Miguel Uribe, di 39 anni e membro del partito conservatore Centro Democratico. Uribe è stato portato in ospedale in gravi condizioni, è stato operato ed è in terapia intensiva. Sul posto è stato arrestato un ragazzo di 15 anni, sospettato di aver sparato. Si ritiene però che abbia agito per conto di altri. Uribe aveva annunciato l’intenzione di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali, previste per il maggio del 2026.
Gli spari sono avvenuti in un parco nel quartiere Modelia, nella zona ovest del centro cittadino. Alcune immagini circolate sui social mostrano Uribe coperto di sangue, e la moglie ha scritto sui social che sta «lottando per la vita». Il presidente Gustavo Petro, di sinistra, ha cancellato un viaggio diplomatico in Francia. Altre tre persone sono state ferite nell’attentato, tra cui il ragazzo sospettato di aver sparato, ma non sono in pericolo di vita.
Questo video mostra i momenti successivi agli spari (è piuttosto impressionante).

Miguel Uribe a un evento politico il 13 maggio del 2025 (AP Photo/Fernando Vergara)
Uribe è noto in Colombia e viene da una famiglia con una forte tradizione nella politica nazionale: suo nonno materno è l’ex presidente Julio César Turbay, in carica tra il 1978 e il 1982. Non è invece imparentato con l’ex presidente Álvaro Uribe, in carica tra il 2002 e il 2010 e poi fondatore del partito Centro Democratico. La madre era la giornalista Diana Turbay, che nel 1990 fu rapita dal cartello criminale di Pablo Escobar e uccisa dopo un lungo sequestro.
Miguel Uribe è stato per vari anni nell’amministrazione comunale di Bogotà: nel 2018 si candidò anche a sindaco, ma non fu eletto. È senatore dal 2022, all’opposizione.
La Colombia ha una lunga storia di violenza politica, anche per via dei legami con il narcotraffico e delle lotte portate avanti per decenni da vari gruppi armati. Uno degli episodi più noti è l’assassinio di Jorge Gaitán, leader del Partito Liberale e candidato alle presidenziali, che fu ucciso a colpi di pistola nel 1948: la sua morte provocò estese proteste, divenute note come il “Bogotazo”. Nell’agosto del 1989 fu ucciso durante un comizio Luis Carlos Galàn, anche lui candidato del Partito Liberale e noto per la lotta alla corruzione e ai cartelli della droga (il suo personaggio compare anche nella serie Netflix Narcos).