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  • Mercoledì 28 maggio 2025

Le accuse a Nicolò Zaniolo per la rissa negli spogliatoi si aggravano

La Roma dice che avrebbe colpito due calciatori della sua squadra Primavera, mandandoli all'ospedale

Nicolò Zaniolo, 25 anni, durante Roma-Fiorentina dello scorso 4 maggio, partita nella quale era stato espulso (Ivan Romano/Getty Images)
Nicolò Zaniolo, 25 anni, durante Roma-Fiorentina dello scorso 4 maggio, partita nella quale era stato espulso (Ivan Romano/Getty Images)
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Martedì sera la squadra di calcio della Roma ha pubblicato un comunicato in cui accusa il suo ex calciatore Nicolò Zaniolo, oggi alla Fiorentina, di aver colpito due calciatori della sua squadra primavera (l’under-20). Già martedì mattina la procura della federazione calcistica italiana aveva aperto un’indagine su una presunta rissa che sarebbe avvenuta negli spogliatoi dopo la partita del campionato Primavera tra Fiorentina e Roma, dove Zaniolo era andato come spettatore. Zaniolo si era giustificato poco dopo in una storia su Instagram, dicendo di essere stato provocato e di aver avuto «una discussione verbale» con un calciatore della Roma primavera, ma il successivo comunicato della Roma fa accuse molto più gravi.

«Secondo quanto riportato da testimoni, Zaniolo appariva visibilmente alterato», dice il comunicato della Roma. «Ha urinato nelle strutture riservate alla Roma, ha provocato i giocatori e, senza alcun scambio verbale, ha colpito fisicamente Mattia Almaviva e ha spinto con violenza Marco Litti contro una panchina. Litti era reduce da un intervento chirurgico alla spalla. Entrambi i giocatori sono stati visitati in ospedale: Almaviva ha ricevuto una prognosi di 10 giorni, Litti di 21 giorni».

Un’inviata della tv Sportitalia che era lì per seguire la partita, Giada Giacalone, aveva detto di aver sentito urla e suoni riconducibili a una rissa provenienti dallo spogliatoio. Mercoledì il Corriere della Sera ha aggiunto a quanto scritto dalla Roma che Almaviva, capitano della Roma primavera, si sarebbe rifiutato di salutare Zaniolo, e da lì sarebbe nata la rissa.

Se le accuse fossero confermate Zaniolo rischierebbe il deferimento (cioè l’inizio di un processo sportivo) e una possibile lunga squalifica, che sarebbe valida anche all’estero, dove Zaniolo dovrebbe tornare perché è un calciatore di proprietà della squadra turca Galatasaray (era in prestito alla Fiorentina, che non lo confermerà). Potrebbe però anche riuscire a patteggiare e accordarsi per pagare solo una multa. L’indagine della procura federale sentirà i testimoni presenti negli spogliatoi.

Dal 2018 al 2023 Zaniolo, che oggi ha 25 anni, aveva giocato nella Roma, la squadra con cui ha esordito in Serie A (e in Champions League); nel 2022 un suo gol aveva consentito alla Roma di vincere il suo primo trofeo in quindici anni, la Conference League, terza competizione europea per importanza. Dopo essersi inizialmente imposto come uno dei calciatori più promettenti della sua generazione ed essere stato molto apprezzato a Roma, aveva subìto due gravi infortuni e col tempo i suoi rapporti con il club e con i tifosi si erano sempre più complicati, anche per alcuni suoi comportamenti giudicati poco professionali; nel febbraio del 2023 era stato infine ceduto alla squadra turca del Galatasaray.

Quando quest’anno è tornato a giocare all’Olimpico (lo stadio della Roma) da avversario con l’Atalanta (squadra con cui ha giocato tra settembre e gennaio) è stato molto fischiato e contestato da tutti i tifosi: dopo aver fatto gol, aveva risposto con un’esultanza piuttosto plateale e per la quale era stato ammonito. In occasione di Roma-Fiorentina è di nuovo stato fischiato e durante la partita ha perso la calma ed è stato espulso (e in seguito squalificato per due giornate).

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