A Genova ha vinto la candidata del centrosinistra Silvia Salis

Alle elezioni comunali a Genova ha vinto l’ampia coalizione di centrosinistra che sosteneva Silvia Salis, che sarà quindi la nuova sindaca della città. Salis ha 39 anni, è una dirigente sportiva ed ex sportiva: ha praticato il lancio del martello ad alti livelli e partecipato a due Olimpiadi; dal 2021 era vicepresidente del CONI, il Comitato olimpico italiano. La sua candidatura era sostenuta dal cosiddetto “campo largo”, che comprende Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra.

Salis ha vinto in modo netto, con oltre 7 punti di vantaggio sul principale avversario: ha preso il 51,6 per cento dei voti contro il 44,1 del candidato del centrodestra Pietro Piciocchi, che da alcuni mesi era il sindaco facente funzioni di Genova dopo che Marco Bucci era stato eletto presidente della Liguria (prima Piciocchi era vicesindaco).

I candidati sindaci e sindache erano sette, quattro donne e tre uomini: oltre a Salis e Piciocchi erano Raffaella Gualco della lista civica Genova unita, Antonella Marras di Sinistra alternativa, Cinzia Ronzitti del Partito comunista dei lavoratori, Mattia Crucioli della civica Uniti per la Costituzione e Francesco Toscano di Democrazia sovrana popolare.

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In campagna elettorale ha spiegato più volte che il suo principale obiettivo è far tornare Genova una città attrattiva per le persone più giovani, anche cercando di convincere i giovani genovesi a non emigrare. «Io ne sto incontrando molti, tra quelli che resistono: da chi fa allestimento navale a chi digital fitness», ha detto a Repubblica. «Per fruttare hanno bisogno di una città aperta, che offra stimoli, iniziative culturali, connessioni, respiro internazionale, che sia presente ai grandi eventi mondiali di start up e innovazione e li porti sul territorio».