L’esercito israeliano ha sparato contro una base UNIFIL in Libano, per la prima volta dall’inizio del cessate il fuoco

La bandiera delle Nazioni Unite sventola su una torre di una base UNIFIL in Libano (AP Photo/Leo Correa)
La bandiera delle Nazioni Unite sventola su una torre di una base UNIFIL in Libano (AP Photo/Leo Correa)

Mercoledì l’UNIFIL, la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite incaricata di sorvegliare sul rispetto dei trattati internazionali lungo il confine tra Libano e Israele, ha detto che l’esercito israeliano ha sparato verso la base di Kfarchouba, nell’entroterra. L’attacco è avvenuto martedì: non è il primo in assoluto (soltanto a ottobre dell’anno scorso ce n’erano stati diversi), ma è il primo dal cessate il fuoco deciso tra Israele ed Hezbollah a novembre. L’esercito israeliano, come avviene nella maggior parte dei casi simili, non ha commentato.

L’UNIFIL ha detto che l’esercito israeliano ha sparato due colpi in direzione della base, e che uno ne ha colpito direttamente il perimetro. I colpi arrivavano da sud della Blue Line, il confine di fatto tra i due paesi, cioè da Israele. La missione ha detto anche che non è il primo atto ostile degli ultimi giorni: l’esercito israeliano ha puntato il laser sulle truppe UNIFIL in più occasioni e ha inviato droni sulle sue posizioni. Dal cessate il fuoco di novembre Israele ha compiuto anche diversi attacchi contro Hezbollah, il gruppo paramilitare libanese alleato di Hamas, l’ultimo dei quali meno di venti giorni fa su Beirut, la capitale del Libano.

– Leggi anche: Tra Israele e Libano non esiste un confine

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