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  • Venerdì 2 maggio 2025

In Germania il partito di estrema destra AfD è stato dichiarato un pericolo per la democrazia

Lo hanno deciso i servizi segreti interni: ora il parlamento potrebbe chiedere lo scioglimento del secondo partito più grande del paese

(Omer Messinger/Getty Images)
(Omer Messinger/Getty Images)
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Venerdì in Germania l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BFV), ossia i servizi segreti interni del paese, ha indicato il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) come organizzazione estremista che mette in pericolo la democrazia. L’Ufficio ha citato come causa le posizioni xenofobe di AfD, considerate discriminatorie verso interi segmenti della popolazione. È una notizia importante soprattutto perché AfD ha grossi consensi: alle elezioni di febbraio era stato il secondo partito più votato, dopo l’Unione Cristiano-Democratica (di centrodestra) e prima dei Socialdemocratici. Nonostante questo è stato escluso dal prossimo governo perché nessun partito si era detto disposto a collaborare con l’estrema destra.

In passato erano già state indicate come estremiste alcune sezioni di AfD, fra cui la sua ala giovanile e quelle dei tre stati federali di Turingia, Sassonia e Sassonia-Anhalt. È però la prima volta che l’etichetta viene estesa all’intero partito. La valutazione dell’Ufficio non costituisce di per sé una richiesta né un ordine di scioglimento per AfD, ma il parlamento tedesco potrebbe usarla per chiederlo. L’eventuale richiesta di scioglimento dovrebbe poi essere confermata dalla Corte costituzionale, ma è molto difficile che succeda: per esempio la stessa richiesta era stata ripetutamente negata dalla Corte per lo scioglimento di un partito neonazista molto più piccolo.

È probabile che la designazione come organizzazione estremista comporterà un allargamento dei criteri che regolano la possibilità dei servizi segreti di controllare le attività del partito, per esempio permettendo le intercettazioni dei suoi membri o il ricorso di informatori al suo interno.

La valutazione del BFV è basata su un rapporto di oltre mille pagine, di cui al momento non è prevista la pubblicazione. Secondo quanto riferito dall’agenzia, le posizioni manifestate dal partito e dai suoi funzionari, anche durante l’ultima campagna elettorale, indicano che AfD vuole escludere le persone immigrate in Germania e i loro discendenti dalla piena partecipazione alla società, assegnare loro uno status legale inferiore rispetto al resto della popolazione e sottoporli a discriminazioni che violano le norme costituzionali.

L’anno scorso c’erano state vaste manifestazioni contro il partito in moltissime città tedesche, in reazione a un’inchiesta giornalistica che aveva rivelato lo svolgimento di una riunione segreta fra membri di AfD e di movimenti neonazisti tedeschi per discutere di un piano di espulsioni su larga scala delle persone richiedenti asilo, di immigrati con permesso di soggiorno e anche di cittadini tedeschi di origine straniera. I consensi del partito sono comunque aumentati significativamente nell’ultimo anno, e alcuni sondaggi oggi lo indicano come partito con più preferenze nel paese.

Parlamentari di AfD, con in prima fila Alice Weidel, al centro, e Tino Chrupalla, a destra, nel Bundestag il 25 marzo (AP Photo/Ebrahim Noroozi)

Alice Weidel e Tino Chrupalla, i due leader di AfD, hanno detto che il partito si difenderà in tribunale dalla designazione, che hanno definito diffamatoria. Uno dei vice portavoce di AfD, Stephan Brandner, ha accusato i servizi segreti di aver ricevuto istruzioni dai partiti tradizionali tedeschi, senza portare prove a sostegno delle sue dichiarazioni. Secondo Brandner la decisione sarebbe un tentativo dei partiti di centrosinistra e centrodestra di mantenere il proprio potere screditando AfD. Le stesse posizioni sono state ribadite anche da altri esponenti del partito.

La ministra dell’Interno uscente, Nancy Faeser (del Partito Socialdemocratico), dal cui ministero dipende il BFV, ha chiarito che il rapporto è stato redatto in modo imparziale e senza alcuna influenza politica. Diversi esponenti dei partiti di sinistra e centrosinistra hanno accolto positivamente la decisione.

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